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Social Network: i rischi per la privacy

I rischio per la privacy sui social network: in quali pericoli possiamo incorrere pubblicando foto, testi e opinioni online.

Tempo di lettura: 3 minuti

Prima di tutto vediamo di definire cosa significa “privacy” su un social network. Sono le informazioni personali che decidiamo di condividere con gli altri. È importante notare come, nonostante alcuni social -segnatamente quelli appartenenti alla galassia Zuckerberg: Facebook, Instagram, Whatsapp– permettano di definire una impostazione della privacy, nella realtà questa impostazione non ha alcun valore. È fin troppo semplice infatti copiare una foto o un testo e rilanciarlo senza che l’autore nemmeno lo sappia. Quindi, ogni volta che postiamo qualcosa di personale dobbiamo sempre chiederci: “mi sta bene che tutto il mondo sappia questo specifico dettaglio di me?”, “mi sta bene che tutto il mondo mi veda in queste condizioni?”, “questa informazione che sto condividendo, potrebbe, in un futuro anche molto remoto essere usata contro di me?

Vedi anche: La schizofrenia dei backup: dalla conservazione perenne, ai messaggi che si autodistruggono

Materiale fotografico

Le immagini sono probabilmente il contenuto più difficile da gestire. Chi sta bene con il proprio corpo e magari è appassionato di fitness non ha solitamente problemi a mostrarsi, magari durante un allenamento e con parecchi centimetri di pelle scoperti. Non è difficile prelevare quelle immagini e postare da altre parti. Ma quali “altre parti”?

Ci sono ad esempio siti, o gruppi, più o meno privati, che permettono agli utenti di commentare -solitamente senza freni inibitori- le foto che vengono postate. Ci sono uomini che, per mantenere l’anonimato preferiscono utilizzare un profilo femminile. Ci sono donne invidiose che potrebbero utilizzare quella foto per esporvi al pubblico ludibrio mentendo sulla vostra identità e descrivendovi come una poco di buono e via dicendo.

Il perché è presto detto, naturalmente: perché i malintenzionati esistono e non si fermano davanti a niente.

Potenziali pericoli: al di là della possibilità che la foto venga usata in gruppi di pervertiti, il pericolo maggiore dalle immagini viene dalla geolocalizzazione. Spesso non ci si rende conto che ogni qualvolta si pubblica una foto si danno anche informazioni preziose. Vista anche l’abitudine di postare “in tempo reale” si può capire dove si trova l’utente ad una determinata ora. Pubblicare una foto con la didascalia “corsetta serale” un percorso evidenziato permette di capire dove siete, quali sono le vostre abitudini ed è possibile prevedere quando non sarete in casa. Tutto ottimo materiale per stalker e ladri.
Postare foto di nudo, pur con le opportune precauzioni, potrebbe esporvi più facilmente a rischio di stalking, insulti, e via dicendo. E poi, pensateci: tra dieci anni, quando cambierete lavoro, vorreste che i vostri nuovi capi vi vedessero in costume adamitico?

La privacy sui social network

Ancora immagini, ma di bambini/adolescenti

Mostrare ai nostri amici quanto sono buffi, belli, simpatici e adorabili i nostri figli è uno dei piaceri dei social network. Ma siamo sicuri che sia una buona idea?

Potenziali pericoli: gli adolescenti sono piuttosto suscettibili ad adescamenti da parte di persone più grandi e sono più facilmente ricattabili. È piuttosto semplice per un malintenzionato conoscere le abitudini dei bambini ed intercettarli durante il percorso verso la scuola o prima/dopo l’attività sportiva. Le foto in costume da bagno al mare, poi, possono essere manna dal cielo per i pedofili.

Testi e opinioni

Ci sono persone che non cambiano mai idea. Ci sono altri che invece evolvono nel corso della vita. Se rientrate nel secondo gruppo dovreste sempre tenere a mente che i social non dimenticano nulla. Se scrivete: “Meraviglioso passare le notti con Maria”, come lo spiegherete a Sara 10 anni dopo? Se scrivete: “Per i rom ci vuole la ruspa!” come lo spiegherete al vostro capo, di origini rom, 10 anni dopo?

Potenziali pericoli: per quanto siamo convinti della nostra opinione c’è sempre il rischio di offendere qualcuno. Visto che delle opinioni non si può fare a meno almeno cerchiamo di esprimerle nel modo più completo possibile (evitando quindi le frasi lapidarie) e senza dare giudizi troppo netti. Se abbiamo il dubbio di poter offendere qualche “amico” di cui non possiamo fare a meno, meglio evitare accuratamente alcuni argomenti particolarmente sensibili come la politica o l’omeopatia.

Quello che è necessario capire è che i social network non sono più solo un luogo dove divertirsi a scambiare meme con gli amici, ma sono diventati una vera e propria bacheca della nostra vita più o meno visibile a tutti. Insomma: non fate sui social network quello che non fareste nella “vita reale”.

Come tutti gli strumenti, anche i social network vanno saputi utilizzare.

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