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Il bollettino della prima settimana degli Us Open

Non sono certo mancate le emozioni nei primi sette giorni del torneo newyorkese.

Tempo di lettura: 4 minuti

La prima parte del primo slam post lockdown è andata in archivio. Da 128 i pretendenti al titolo si sono ridotti a soli dodici. Tra casi di positività, squalifiche e grande spettacolo, non sono mancate le emozioni nei primi sette giorni del torneo newyorkese.

Follia Djokovic!

Clamoroso quanto accaduto nel match di ottavi tra Novak Djokovic e Pablo Carreno Busta. Il serbo, dopo aver mancato ben 3 set point consecutivi sul 5-4, cedeva il servizio nel 11esimo game del primo set e compieva un gesto inspiegabile. Innervosito, lanciava un pallata che colpiva (involontariamente) alla gola un giudice di linea. Un gesto tanto inutile quanto grave (oltre che molto sfortunato) che comportava la squalifica per il numero 1 del mondo.

Carreno Busta vola ai quarti e, a distanza di 6 anni (Marin Cilic allo Us Open 2014), il tennis avrà un nuovo vincitore slam. Follia pura da parte del 33enne che si “autoelimina” dagli Us Open e sciupa un occasione ghiotta per avvicinare il record dei 20 Grande Slam vinti da Roger Federer. 

Debacle azzurra al primo turno ma Berrettini resta in corsa

Su dodici tennisti italiani al via solo in 3 hanno superato il primo round. Un risultato deludente che non cancella l’ottimo momento per il movimento (sopratutto al maschile). Camila Giorgi dopo aver superato in rimonta Van Uytvanck si è arresa a Naomi Osaka, numero 9 del mondo. Grandissimo torneo per Salvatore Caruso, capace di raggiungere per le prima volta il terzo turno a Flushing Meadows. Tanta sfortuna per Jannik Sinner che, sopra di due set contro Kachanov, numero 16 del ranking mondiale, è stato costretto a portare al termine il match in condizione precarie a causa dell’infortunio alla schiena. Niente di serio per fortuna poiché l’altoatesino sarà al via dell’ATP 250 di Kitzbühel, in corso in questa settimana.

Speranze azzurre tutte rivolte a Matteo Berrettini che spera di continuare la sua marcia. L’ottimo condizione e l’eliminazione di Novak possono rappresentare due ottimi motivi per cercare di continuare a macinare vittorie.

Matteo Berrettini

Chi è il favorito adesso?

Con l’eliminazione di Novak Djokovic cambia, e non di poco, lo scenario dello slam americano. Non c’è più un vero e proprio favorito numero 1 visto che nessuno dei giocatori in corsa ha già vinto un torneo di tale importanza.
I nomi più papabili diventano quindi Medvedev e Thiem, rispettivamente testa di serie numero 3 e 2. Entrambi hanno già disputato una finale slam e si trovano nella parte bassa del tabellone ( la stessa di Berrettini).
Ghiotta occasione anche per il 24enne romano che stasera affronterà il russo Rublev, uno dei tennisti più in forma di questa stagione, per conquistare l’accesso ai quarti.

Nella parte alta sono 4 i tennisti rimasti in corsa; Carreno Busta, Coric, Shapovalov e Zverev. Il tedesco è il giocatore con il ranking migliore (numero 7) e ha già conquistato ben 3 tornei master 1000 in carriera. Carreno Busta è l’unico di questi quattro ad aver gia raggiunto la semifinale (2017). Da non sottovalutare neanche Coric, vincitore degli Us Open junior nel 2013 e Shapovalov, uno dei Next Gen più interessanti del circuito.
Adesso il tabellone è davvero molto incerto e l’eliminazione di Nole lascia aperti numerosi scenari in una edizione sempre più storica.

Daniil Medvedev

Paire positivo al Covid-19

Ancor prima che l’evento prenda vita, arriva la notizia della positività di Benoit Paire, numero 23 atp e testa di serie numero 17, che è stato subito escluso dal torneo. A farne le spese anche i suoi connazionali Richard Gasquet, Gregoire Barrere, Eduard Roger-Vasselin, Kristina Mladenovic e Adrian Mannarino, costretti a vivere in isolamento. “Kiki” (Mladenovic) non ha certo apprezzato questo “trattamento”:”Stiamo vivendo un vero e proprio incubo”. A questo punto il mio unico desiderio è riguadagnare la mia libertà. Le condizioni qua sono atroci. Se avessi saputo che per giocare a carte per 40 minuti con un giocatore risultato positivo al test, ma già tornato negativo, mi sarei ritrovata in queste condizioni, non avrei mai messo piede in questo torneo”. La transalpina è stata costretta a ritirarsi dal torneo di doppio, nel quale era impegnata in coppia con Timea Babos.

Benoit Paire

È riuscito a disputare il suo incontro di singolare invece Adrian Mannarino. L’incontro, perso, contro Zverev è cominciato con oltre due ore di ritardo visti i dubbi del governo di New York. Più sereno nelle sue dichiarazioni il classe ‘88:“Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato. Alle 16.30 ho sentito che potevo andare a giocare. Purtroppo ho perso la partita, ma sono contento di aver giocato”.

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