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Ferrari in crisi: una rossa che non corre più

Domenica prossima si correrà il GP di Monza, un antipasto di quella che doveva essere la festa per i 1000 GP della Ferrari in programma al Mugello il 13 Settembre. Invece il morale delle rosse non potrebbe essere peggiore. La Ferrari oggi è una scuderia che deve risolvere problemi tecnici e ritrovare grinta per tornare ad essere competitiva.

Tempo di lettura: 4 minuti

Circuito di Spa-Francorchamps, Belgio: all’indomani di una gara che ha lasciato l’amaro in bocca per tutti gli appassionati, la Ferrari cerca di fare quadrato intorno al proprio team. E lo fa chiamando a raccolta i propri sostenitori per poter riprendersi da una stagione (fin qui) da incubo.

I piazzamenti di Vettel e Leclerc (13° e 14°) sono una fotografia amara a ricordo di una gara che tutti vorrebbero invece dimenticare. Il momento non è dei migliori e, come sempre in questi casi, si cercano colpevoli.

Crisi Ferrari: sul banco degli imputati

Tanti i commenti a discapito delle prestazioni di Vettel e Leclerc a Spa, ma questi rappresentavano solo le reazioni a caldo di una compagine di tifosi francamente stanchi di vivere nell’epoca del dominio assoluto e incontrastato di Lewis Hamilton. In effetti, fra i primi a lamentarsi della situazione attuale ci sono proprio i piloti. Un emblematico “dobbiamo fare qualcosa” di Leclerc risuona in quel di Maranello.

Oggi, pubblico e opinionisti passano al setaccio la tanto amata scuderia per trovare i “responsabili”, e tanti si sono trovati d’accordo con un unico nome. Mattia Binotto è consapevole della delicatezza di questo momento: “la Ferrari è nella tempesta, ma non in crisi”. Ma di questa tempesta, il team principal, ne esce particolarmente colpito.

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Alcuni tweet e commenti al vetriolo lasciano intendere che le dichiarazioni di Binotto non sono state recepite proprio positivamente…

Alcuni ne invocano le dimissioni, forse ignorando che realizzare troppi ribaltoni in un momento del genere potrebbe essere più deleterio che galvanizzante per il cavallino. Il numero 1 del team Ferrari, questo è certo, non gode al momento di molta popolarità.

Le difficoltà tecniche fanno paura

E non solo ai tifosi. Secondo il più famoso giornale sportivo spagnolo, Marca, il pilota iberico Carlos Sainz, in procinto di approdare in Ferrari per la prossima stagione, avrebbe espresso preoccupazione in merito alla potenza fin ora dimostrata dai motori delle rosse. D’altronde le prestazioni di questa stagione per molti versi fuori dal comune sono gli occhi di tutti, normale quindi che il nuovo acquisto della scuderia sia il primo osservatore di tutta la situazione.

La Ferrari ha attraversato la tempesta derivata dalle modifiche alla nuova monoposto. Qui la scuderia di Maranello vive una crisi annunciata. Era stato lo stesso Binotto a dichiarare, in luglio,: “Abbiamo perso di prestazione nel motore: ci sono stati tanti chiarimenti, delle direttive tecniche che hanno impattato un po’ su tutti”.

Sono passati quasi due mesi, ed è evidente ormai che i “chiarimenti” di cui sopra hanno avuto più impatto sulla SF1000 che su tutte le monoposto in gara.

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La SF1000 era un progetto che doveva superare i limiti della SF90, una vettura che in buona sostanza si era dimostrata decente sul rettilineo, ma che perdeva potenza sulle curve. La Ferrari aveva provato ad ovviare al tutto con questo nuovo progetto, certo non aspettandosi il risultato attuale: l’auto ha perso aerodinamicità, la Power Unit non dà la stessa potenza.

L’introduzione del doppio flussimetro per limitare a 100 kg per ora la portata di benzina e le limitazioni in merito agli oli additivi (con ogni probabilità, i “chiarimenti” a cui accennava Binotto già a luglio), potrebbero effettivamente aver dato il colpo di grazia alle monoposto Ferrari. E adesso è chiaramente corsa contro il tempo per trovare soluzioni non facili.

I 1000 GP al Mugello

Avremmo voluto arrivare a questo periodo con minore pressione. Con l’eccezionale GP al Mugello (in programma il 13/09, prima volta ufficiale del circuito per un Gran Premio di Formula 1) alle porte e la ricorrenza dei 1000 GP della Ferrari in Formula 1, sarebbe stato magnifico arrivare all’appuntamento con un umore migliore.

Si tratterà della prima doppietta italiana di GP di Formula 1 dal 2006, anno di pensionamento dello storico Gran Premio di San Marino.

Circuito Mugello

La realtà dei fatti dice che la Ferrari oggi vive un’ora buia e che di feste ce ne saranno ben poche. Via social i tifosi non sperano in un andamento di stagione in discesa. Dalla Spagna, Carlos Sainz prova a riportare ottimismo dicendo, a proposito del necessario quanto insperato passo in avanti di cui avrebbero bisgno le rosse in questo momento, che “se c’è un team che può farcela questo è la Ferrari”.

Nel frattempo la scuderia di Maranello, come menzionavamo a inzio articolo, ha chiamato a raccolta i tifosi con il seguente messaggio: “Non è stato un buon weekend ma non smettiamo di lottare. Non è la prima volta che ci troviamo ad affrontare delle difficoltà, ma ne siamo sempre usciti. Più che mai in momenti come questo abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Grazie di essere al nostro fianco”.

E i tifosi, che già non potranno andare a guardarsi la gara a causa del Covid, come risponderanno all’appello?

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