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La serie A in 5 punti

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Siamo sicuri che è solo la pirateria ad uccidere il calcio?

Big match disputati alle 3 del pomeriggio di sabato, vittorie in rimonta e capi ultrà juventini arrestati. Ecco cosa è successo nella terza giornata di Serie A.

La serie A in 5 punti
Tempo di lettura: 6 minuti

Chi sono i veri pirati?

La Lega di Serie A ha inaugurato il campionato di calcio 2019/2020 lanciando una campagna contro la pirateria audiovisiva. Nobile intento, niente da dire. Chi possiede decoder contraffatti o utilizza app che offrano la possibilità di vedere le partite senza pagare niente, forse non sa che commette un reato e che potrebbe, in questo modo, sostenere attività in mano alla malavita organizzata. Ma c’è un’altra cosa, a parere del sottoscritto, che continua a minare la credibilità e la fiducia dei tifosi nel calcio italiano: gli interessi economici. Non si scopre certo oggi l’acqua calda a dire che il fatturato finale dei club di Serie A trova linfa vitale nella vendita dei diritti televisivi, ma forse, nell’ultima giornata, si è ancora una volta esagerato. Giocare una partita di sabato alle 3 del pomeriggio come Fiorentina-Juventus è una mancanza di rispetto a tutti coloro che il calcio lo amano e lo sostengono: comprando un biglietto, facendo l’abbonamento o semplicemente guardando il match alla televisione. Senza considerare, poi, l’impatto negativo sugli esercizi commerciali adiacenti lo stadio. E, da non sottovalutare, c’è anche il fattore meteo. A settembre è normale avere ancora temperature alte nel corso del pomeriggio e sabato a Firenze c’erano la bellezza di 32 gradi. Siamo sicuri, quindi, che sia solo la pariteria ad uccidere il calcio?

Una vecchia e opaca Signora

Maurizo Sarri, guarito dalla polmonite, debutta nella terza giornata di Serie A sulla panchina della Juventus. Il destino ha voluto che il suo ritorno avesse come scenografia l’Artemio Franchi di Firenze. L’ultima volta che ci mise piede da allenatore del Napoli non gli portò molta fortuna. Fu lì, infatti, che la squadra partenopea, poco meno di due anni fa, arrestò la sua corsa verso lo scudetto. E anche questa volta il Franchi ha fatto un mezzo scherzo al tecnico napoletano che ha dovuto farei i conti con una Juventus spenta, opaca, a tratti inguardabile. Cos’è successo alla Vecchia Signora? Il caldo o la testa alla prima partita di Champion’s di martedì non sono spiegazioni sufficienti – almeno non per uno dei club più forti al mondo – da giustificare una prestazione così incolore da parte di ogni singolo giocatore. La Juventus sembra annaspare anche dal punto di vista atletico con 3 giocatori sostituti (Douglas Costa, Pjanic, Danilo) per problemi muscolari. Avere un attacco formato da Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain e vederlo completamente spento e non lanciato dovrebbe far venire più di qualche preoccupazione a mister Sarri.

Gonzalo Higuain
copyright Fox Sports

Onore e merito invece alla Fiorentina che ha disputato la sua migliore partita della gestione Montella 2, ancora più convincente rispetto alla prima uscita in campionato con il Napoli. Sembra che il tecnico napoletano abbia trovato la quadra della formazione giocando per la prima volta con una difesa a 3 che ha dato ottimi segnali di sicurezza e affidabilità. Alla squadra viola manca ancora il gol. I due centravanti (Boateng, entrato comunque negli ultimi 15 minuti, e Vlahovic) sono rimasti in panchina. L’ultimo arrivato, Pedro, non è stato convocato, in attesa del necessario rodaggio nel campionato italiano. La Fiorentina ha comunque di che gioire con un immenso Franck Ribery. Il trentaseienne francese non è arrivato a Firenze per svernare, come in molti hanno pensato. E’ uno spettacolo per gli occhi. Grinta e fame di gioco. Spettacolare, poi, il pallone recuperato dopo più di un’ora di gioco, con il fiato corto, su Cristiano Ronaldo. Chapeau anche a Gaetano Castrovilli, alla terza partita da titolare in Serie A. Sta già facendo vedere grandi numeri e il passo è quello del gran giocatore, tanto che Montella lo ha già paragonato ad Antognoni. A Firenze, insomma, c’è di che divertirsi quest’anno.

L’Inter vince faticando, il Napoli si rialza

Punteggio pieno e Juventus due punti indietro. Antonio Conte può dirsi soddisfatto dei risultati della sua Inter, a 9 punti dopo le prime tre giornate. L’ex tecnico bianconero però è molto meno soddisfatto del gioco. Con l’Udinese – i friulani hanno giocato in 10 per gran parte della partita a causa del rosso rimediato da De Paul per uno schiaffo a Candreva – i nerazzurri hanno faticato a portarla a casa. Ci ha pensato ancora una volta Sensi a sbloccarla con un gol di tutto rispetto e a portare a casa la terza vittoria consecutiva. L’Udinese è stato un avversario ostico per l’Inter: negli ultimi 10 minuti la squadra di Tudor ha pressato alto e messo in difficoltà la difesa nerazzurra, ma non è bastato a pareggiarla. E se Lasagna avesse concretizzato quel pallone, forse il risultato finale sarebbe stato più giusto.

Inter
copyright sport.virgilio.it

Il Napoli si riprende la vittoria dopo la brutta sconfitta a Torino rimediata contro la Juventus. Dris Mertens realizza una doppietta che porta i partenopei a 6 punti. Per il Napoli non è stata una settimana facile. La sconfitta con la Juventus non è stata difficile da digerire e a questo si è aggiunta anche la polemica di Ancelotti sulla (a suo modo di dire) pessima ristrutturazione degli spogliatoi del San Paolo dopo le Universiadi di quest’estate. Insomma, un clima poco sereno circondava la squadra partenoepa alla viglia della partita contro la Sampdoria, un avversario davvero ancora troppo debole per giustificare un altro passo falso. Di Francesco, alla terza giornata, non ha certo ancora le ore contate. Ma si sa, il nemico più infido di ogni allenatore è proprio il tempo. E l’avvicendarsi del cambio di proprietà da Ferrero al gruppo di Vialli (ancora da concretizzarsi) potrebbe rappresentare la deadline per l’ex tecnico di Roma e Sassuolo. In bocca al lupo!

La domenica delle rimonte. Vincono Roma e Milan

E’ stata la domenica delle vittorie in rimonta. A Ferrara arriva la prima pesante sconfitta della Lazio di Inzaghi. I 90 minuti hanno messo più di un allarme nella testa dell’allenatore biancoleste. I suoi giocatori hanno giocato un primo tempo da Dr Jekyll e un secondo da Mr Hyde. Non si spiega altrimenti come nel primo tempo la partita sia stata completamente in mano ai laziali mentre nei successivi quarantacinque minuti la Spal ha letteralmente schiacciato la squadra romana.

Milan
copyright passionecalcio.it

In astinenza dal 19 maggio, torna al gol Piatek (su rigore) che regala 3 punti al Milan. La squadra di Giampaolo non ha certo brillato nella trasferta contro l’Hellas Verona. Nonostante i veneti siano rimasti in 10 dopo poco più di 20 minuti, la squadra di Giampaolo non convince ancora sul piano del gioco. Tra una settimana c’è il derby, che fa sempre storia a sé. Ma se i rossoneri si presentano in campo in questo modo, non si presentano certo come i favoriti.

Un’altra vittoria in rimonta arriva sul campo del Brescia ad opera del Bologna (Mihailovic questa volta era assente) che porta il suo score a 7 punti dopo 3 giornate nel campionato di Serie A. Il Cagliari, orfano di Pavoletti, Cragno e Naingolann, trova la sua prima vittoria in campionato grazie anche ad un gol del ritrovato Cholito Simeone. La Roma invece detta legge per più di un’ora di gioco grazie ad un Pellegrini in stato di grazia. Il Sassuolo, fino a quel momento in letargo completo, ha un piccolo sussulto con una doppietta di Berardi. Ma la Roma chiude i novanta minuti consolidando il vantaggio di 4 gol. Fonseca sembra già avere in mano la squadra.

Terremoto nella curva della Juventus: arrestati i capi ultrà

Notizia fresca di agenzie. Come i riporta il sito della Gazzetta, il Gip di Torino ha emesso 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni capi ultrà della curva della Juventus. Le accuse rivolte nei loro confronti sono associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Tra gli arrestati ci sono volti noti e già conosciuti alla giustizia, come Dino Mocciola il capo dei Drughi, già arrestato all’inizio degli anni ’90 per l’omicidio di un carabiniere durante una rapina. E’ stata la stessa Juventus a denunciare, quasi un anno fa, la condotta illegale dei capi ultrà del suo tifo. Una discreta bomba pronta a lasciare più di qualche strascico nel mondo del pallone, già malmesso di suo.

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