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Ali Adnan, la lotta contro l’Isis prima della carriera sui campi di calcio

Udinese e Atalanta le squadre in Italia del terzino iracheno, che nell’estate del 2014 scelse di schierarsi con l’esercito dell’Iraq contro l’Isis: la storia di un calciatore che ha deciso da che parte stare. La guerra nonostante i sussurri del calciomercato, con tutti i rischi relativi: scegliere di combattere a fianco del proprio popolo il gol più bello del classe 1993

Tempo di lettura: 2 minuti

Primo iracheno in Italia. Udinese ed Atalanta. Non propriamente un’esperienza memorabile, per lui e per chi lo ha preso al Fantacalcio (compreso chi scrive). Ma la storia di Ali Adnan, terzino sinistro di Baghdad è molto di più della semplice storia di una “meteora” calcistica. E’ una storia tipica di quelle terre, dove agli stereotipi beceri sui musulmani e sugli arabi in generale fanno spesso da contraltare storie d’amore, per la patria e per la libertà. Quelle cose che a noi sembrano così assurde spesso, e che invece, in altre parti del mondo, sono all’ordine del giorno.

Arriva in Italia nell’estate del 2015 Ali Adnan. Arriva dal Rizespor e da stella della nazionale Under 20, arrivata al quarto posto ai mondiali di categoria del 2013. Le prime voci di mercato, i sussurri di un approdo in Italia: le fasi normali della carriera di un calciatore, nulla di particolare, almeno fino a quel momento.

Ali Adnan

E’ l’estate del 2014 quando Ali, al termine del campionato turco, decide di tornare in Iraq. E’ in corso la guerra contro l’Isis, e il calciatore, mettendo evidentemente a repentaglio la sua carriera, sceglie di indossare la mimetica e di scendere in trincea a fianco dei suoi connazionali: la lotta contro i jihadisti era più importante di tutto.

Una carriera che sembrava destinata a decollare già nel 2014, quando numerosi club europei avevano messo nel mirino il ragazzo, soprannominato durante i mondiali del 2013 il Bale di Mesopotamia per le sue caratteristiche tecniche. E, evidentemente, caratteristiche morali.

La guerra di Adnan durò poche settimane, ma la vicinanza al suo popolo e alla lotta contro l’Isis non è mai venuta meno. E forse questo, in un calcio che mette i suoi protagonisti nelle sfere celesti al di là degli uomini, è il gol più bello segnato da Ali Adnan Kadhim, che oggi calca i campi della MLS con i Vancouver WhiteCaps. Con buona pace dei voti, delle pagelle e delle prestazioni sulla fascia sinistra (e del mio Fantacalcio, ahimè).

Ali Adnan, il calciatore che scese in guerra contro la Jihad, dentro il cuore della sofferenza del suo popolo. Una storia di calcio, alla fine. Di quel calcio che dovrebbe essere raccontato ogni giorno.

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