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Cinema

Yesterday, all we need is Beatles

Omaggio alla straordinaria musica dei Beatles, arriva nelle sale italiane la commedia Yesterday, diretta dal Premio Oscar Danny Boyle.

Tempo di lettura: 3 minuti

Gli ultimi dodici mesi sono stati caratterizzati dal successo in sala di biopic dedicati a grandi della musica mondiale, da Freddie Mercury e Bohemian Rhapsody a Elton John e Rocketman. Questa settimana in sala arriva, invece, l’omaggio ai Fab 4, i Beatles, attraverso, però, una commedia romantica, utopistica, che prende il nome da uno dei capolavori della band, Yesterday. Il film, diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis, si sviluppa su un bizzarro what if: cosa sarebbe successo se non fossero mai esistiti i Beatles e la loro musica?

Jack è un musicista senza grande successo. Ha scritto qualche canzone, ma neanche i suoi amici lo prendono sul serio o la sua famiglia. Ha una manager, l’amica Allie, di lui da sempre innamorata. Dopo aver deciso di abbandonare il mondo della musica, Jack, a seguito di un blackout mondiale, scopre che il mondo ha dimenticato l’esistenza di alcuni brand e personaggi celebri, tra cui i Beatles. Jack decide di riprendere la chitarra e di proporre al pubblico i capolavori resi noti dai quattro di Liverpool. Jack si ritroverà ad essere una star, ma la menzogna cambierà la sua vita.

Yesterday

Danny Boyle è un regista che fin dall’inizio della sua carriera ci ha abituato a prodotti di grande qualità, come The Millionaire o il cult Trainspotting, a film deludenti, come The Beach e In Trance. Con Yesterday, però, nonostante la maestria con cui il regista britannico guida l’opera e nonostante un soggetto accattivante ed originale, non sembra aver fatto pienamente centro, regalando un’opera piacevole ma dimenticabile.

Il film in sé risulta godibile e piacevole e le due ore in sala scorrono in modo tranquillo, ma si ha continuamente la sensazione che si potesse osare maggiormente e che tutto il film sia impregnato di una certa prevedibilità e incompiutezza, lasciando spazio ad una semplice commediola rosa e nulla più. A deludere è proprio la sceneggiatura, nonostante un maestro della commedia britannica come Richard Curtis. La storia sembra concentrarsi troppo sul rapporto tra Jack ed Allie, le cui dinamiche sanno di già visto dal primo fotogramma, ma anche questo aspetto si lega ben poco al tema fondante l’opera.

Ed Sheeran

I personaggi risultano o trattati in modo superficiale e, quindi, privi di qualsiasi carisma e appeal, o, come nel caso della manager della casa discografica, quasi caricaturali, tanto da risultare finti, stereotipati e a tratti anche fastidiosi. Sorprende, per quanto abbastanza forzato, la presenza di Ed Sheeran, nel ruolo di se stesso, che offre inizialmente a Jack di seguirlo come opening nel tour europeo.

A convincere è sicuramente il lavoro di regia esperto di Boyle, che cura nel dettaglio ogni singolo fotogramma, e dando nel suo sapiente lavoro un collegamento tra la sua opera e la musica, fulcro di Yesterday. Sicuramente, infatti, a coinvolgere e a trascinare il film di Boyle è la stupenda colonna sonora, che dà la possibilità di rivivere alcuni dei brani più celebri della carriera della band di Lennon e soci. Infine, è interessante l’aver dato peso all’influenza che alcune città e alcuni luoghi del Regno Unito hanno avuto sulle composizioni dei Fab 4.

Per quanto concerne i protagonisti, oltre ad aver già parlato della sorpresa Sheeran, nonostante la performance di Lily James sia buona, non sembra funzionare l’alchimia tra lei e Himesh Patel, interprete di Jack, e ciò penalizza anche la resa del film stesso.

Nato per essere un cult, Yesterday si rivela un’occasione sprecata, trovando la sua giusta collocazione nella lunga lista di commediole piacevoli ma non troppo. Sicuramente per i fan della band è da vedere, per godere ancora di capolavori senza tempo che, sicuramente, nessuno dimenticherà mai.

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