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Us Open 2019, continua la corsa dei Fab 3, Berrettini in corsa

Considerazioni sulla prima settimana degli Us Open 2019. I tre mattatori sono sempre i favoriti, mentre l’Italia affida le sue speranze a Berrettini.

Tempo di lettura: 6 minuti

Con l’arrivo di Settembre le temperature si raffreddano, ma il mondo del tennis si infuoca grazie agli Us Open 2019. L’ultimo Slam dell’anno giunge al giro di boa, si entra nella seconda settimana, nelle fasi più calde, quelle che tra sabato e domenica porteranno alla proclamazione dei vincitori. Nell’attesa di vedere cosa succederà nei prossimi giorni, vediamo quanto accaduto durante la prima settimana, tra conferme e sorprese, tra trionfi e delusioni.

Us Open 2019, I Fab 3 contro tutti: ci sarà una sorpresa?

Fab 3

Partiamo dal settore maschile. Se nel circuito, rispetto agli altri anni, c’è stato un maggiore equilibrio e nuovi nomi a contendersi i titoli più ambiti (vedi lo stesso Fognini a Montecarlo), negli Slam la musica è sempre la stessa. Gli ultimi due slam hanno visto i Fab 3, oramai pronti ad indossare solo l’abito di gala, arrivare a braccetto in semifinale. La storia si ripeterà anche a New York?

L’andamento della prima settimana dice un si con qualche riserva. Il più a fuoco dei tre è sembrato Nadal, l’anno scorso ritiratosi in semifinale, che ha convinto sia contro un Millman, l’anno scorso giustiziere di Federer, sia contro un Chung in ripresa, oltre ad aver beneficiato del ritiro del martoriato Kokkinakis.

Rafa sembra proiettato verso la finale, poichè nessuno dei sette superstiti della parte bassa del tabellone, tra cui il nostro Berrettini, sembrano poterlo impensierire, compreso il prossimo avversario, un Cilic in ripresa. Arriverà il terzo Us Open?

Qualche dubbio, invece, lo ha lasciato Roger Federer, forse ancora con la testa ai match point sprecati a Wimbledon. Lo svizzero, a caccia dello Slam n 21, ha concesso ben due set nelle prime due uscite ai non eccelsi Nagal e Dzumhur, per poi convincere con un Evans sottotono.

Prima dell’eventuale semifinale con Nole non sembra avere grossi ostacoli. L’h2h complessivo con i diretti avversari Goffin e Dimitrov è di 15-1, mentre il giovane De Minaur, mai affrontato, potrebbe creare qualche grattacapo maggiore. Lo vedremo tra gli ultimi quattro?

Il percorso più impegnativo è sicuramente quello del numero 1 e vincitore in carica Novak Djokovic. Il serbo, che ancora non ha perso un set, agli ottavi affronterà Stan Wawrinka, un signore che sa come batterlo, soprattutto in uno Slam. In caso di vittoria si troverà di fronte il giocatore più on fire del momento, Medvedev, che lo ha sconfitto quest’anno a Montecarlo e a Cincinnati, prima dell’eventuale rivincita con King Roger.

Il serbo, come Nadal, ha convinto nei primi turni, ma a creare qualche dubbio è la sua condizione fisica, visto il dolore alla spalla, patito durante il match con Londero, che l’ha portato a considerare l’ipotesi ritiro. Il test Kudla sembra aver accantonato il dolore e l’ipotesi, ma la prova con lo svizzero n 2 ci darà maggiori informazioni.

Rublev e Tsitsipas

Per quanto riguarda la Next Gen, si salvano, oltre al nostro Berrettini, Zverev, più volte già in affanno, Medvedev, De Minaur e il russo Rublev, che conferma le ottime impressioni di Cincinnati con gli scalpi di Kyrgios e Tsitsipas. Il greco è la delusione maggiore di questi Us Open. Dopo una prima parte di stagione convincente, Stefanos sembra essersi involuto, con due primi turni consecutivi negli Slam. L’altra delusione arriva dal finalista del Roland Garros, Dominic Thiem, a suo dire non in ottima condizione, sconfitto in 4 set dal nostro Fabbiano.

Segnaliamo anche l’approdo agli ottavi di un Dimitrov risorto, grazie anche ad un tabellone molto fortunato, e della sorpresa Kopfer.

Us Open 2019, sarà di nuovo Serena contro Naomi?

Serena e Maria

Sul settore rosa è difficile fare pronostici, viste le 9 vincitrici diverse degli ultimi 11 slam (e anche 13 finaliste diverse!). Ovviamente Slam chiama Serena, quindi è giusto partire dalla più piccola delle sorelle Williams. Serena, che da mamma ha perso ben 3 finali Slam senza alcun alloro, ha iniziato la sua corsa al settimo Us Open e allo Slam n 24 con la vittoria senza sconti nel match più atteso, quello contro la rivale Sharapova. Il secondo turno contro la giovane McNally l’ha vista dover recuperare un set di ritardo, mentre nessun problema ha creato il terzo turno contro la Muchova.

La parte bassa del tabellone potrebbe nascondere numerose insidie, dal gioco vario della prossima avversaria Martic, alle ottime Keys e Svitolina fino alle pretendenti al trono Barty e Pliskova, che le ha dato dispiaceri agli ultimi Australian Open e agli Us Open 2016. Saprà Serena ritrovare la sua miglior forma o i suoi demoni la fermeranno ancora?

Osaka Gauff

Nella parte alta trova sempre più conferma la vincitrice degli ultimi Us Open Naomi Osaka. Dopo un inizio contratto, al terzo turno ha annientato la promessa del tennis a stelle e strisce Coco Gauff, mostrandosi però a fine match una vera campionessa, consolando la rivale e invitandola a condividere con lei le interviste di fine match.

Il prossimo match con la Bencic si preannuncia insidioso, mentre meno insidie presenta l’eventuale quarto contro Vekic o Goerges. Avversaria della semifinale potrebbe essere una sempre più lanciata Andreescu. La canadese continua a vincere e ad impressionare e, dopo i trionfi ad Indian Wells e a Toronto, sembra pronta a voler ampliare il suo palmares. La prossima avversara sarà la giovanissima Townsend, giustiziera con il suo serve and volley della campionessa di Wimbledon Halep, insieme a Kvitova e Kerber tra le delusioni di questo Us Open.

Us Open 2019, Berrettini unico ad avanzare, deludono Fognini e Giorgi, applausi per Sinner, Lorenzi e Fabbiano

Sinner

Chiudiamo l’analisi della prima settimana con il capitolo Italia e qui sono più i dolori che le gioie, nonostante alcune sconfitte lasciano ben sperare. Ad approdare alla seconda settimana di uno Slam per la seconda volta consecutiva è Matteo Berrettini, convincente dopo la pausa per infortunio. Il ragazzo ha alternato ottime prove, come quella con Gasquet, a prove meno lucide, come quella con Thompson. Nonostante ciò, il ragazzo romano ha vinto, dimostrando anche grande testa. La prossima prova sarà contro il temibile Rublev, con vista su un quarto non impossibile con Monfils. Sperare nella semifinale non è così folle.

Il resto della pattuglia azzurra è già sul volo di ritorno, ma ci sono tante note positive. E’ giusto partire dall’immenso cuore di Paolo Lorenzi. Il senese, ripescato come lucky loser, ha vinto due maratone come un vero guerriero, per poi arrendersi con grande onore a Stan Wawrinka.

Tra gli scalpi di Wawrinka c’è anche il più giovane della nostra pattuglia, l’altotesino Jannik Sinner, da poco maggiorenne e vicino ai top 100. Passato dalle qualificazioni, Sinner ha affrontato l’elvetico alla sua prima apparizione in un main draw Slam. Stan ha vinto in 4 set, ma Sinner non ha tremato o patito l’emozione ed ha giocato alla pari del più titolato avversario. Siamo sicuri che tra qualche anno lo vedremo spesso nelle fasi finali di uno Slam.

Gli ultimi applausi vanno a Thomas Fabbiano. Il piccolo pugliese si conferma protagonista degli upset negli Slam e, dopo lo scalpo di Tsitsipas a Londra, annienta Thiem al primo turno. Resta un po’ di amaro per la sconfitta al secondo turno per mano di Bublik, che lo ha rimontato da 2-0. Secondo turno fatale anche per Sonego che, dopo l’ottimo esordio in tre set contro Granollers, raccoglie la miseria di 8 game contro il non irresistibile Andujar.

Bocciature pesanti, infine, per i nostri numeri uno. Fabio Fognini, non al top fisicamente, cede in 4 set al gigante Opelka, allontanandosi dalle Finals, mentre l’unica nostra rappresentante in gonnella, Camila Giorgi, dopo la finale nel Bronx, viene distrutta dalla sua bestia nera Maria Sakkari, che le ha concesso un singolo game.

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