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Gal Gadot in una scena di Wonder Woman 1984

Cinema

Perché Wonder Woman 1984 non farà ripartire la stagione delle sale

La Warner Bros. ha deciso che Wonder Woman 1984 verrà distribuito, nello stesso giorno, nelle sale e in streaming. Strategia vincente?

Tempo di lettura: 5 minuti

Sono giorni alquanto tribolati in casa Warner Bros. Tre mesi dopo essersi giocata la carta Tenet – carta che negli Stati Uniti, che sono ancora il mercato di riferimento dell’industria cinematografica hollywoodiana, si è rivelata un mezzo flop di incassi – la casa di produzione americana ha dovuto prendere una decisione in merito al destino di Wonder Woman 1984.

La Warner, dopo un primo rinvio, aveva deciso di posizionare il film della DC Comics nella finestra natalizia, ma sappiamo come la situazione legata all’evolversi della pandemia da covid-19 sia ancora molto critica. Molte sale cinematografiche, negli States così come in Europa, sono ancora chiuse e chissà per quante altre settimane ancora lo saranno. Di questo passo, alla Warner si sono ritrovati tra l’incudine e il martello.

Da un lato, la regista del film, Patty Jenkins, ha sempre spinto affinché il film uscisse nelle sale cinematografiche. L’adattamento originale firmato DC Comics, con protagonista la supereroina interpretata da Gal Gadot, è stato un successo commerciale e, in parte, di critica, generando la cifra di 820 milioni di dollari di ricavi dai botteghini internazionali. Il sequel del film, stando alle previsioni, avrebbe superato il miliardo di dollari.

Eppure in casa Warner erano tutti consapevoli che i casi di coronavirus stavano aumentando, non diminuendo, e vedere la curva del virus impennarsi ha influenzato inevitabilmente certi piani. L’aumento dei casi significava anche che New York e Los Angeles, le città americane che generano i maggiori incassi al box office, avrebbero continuato a mantenere i cinema chiusi – nel caso di Tenet, la Warner ha stimato che la perdita di quei due mercati è costata loro decine di milioni di dollari di entrate.

Gald Gadot
Gal Gadot

Ma lo studio non poteva ritardare ancora per molto l’uscita di Wonder Woman 1984. Il film è stato girato e completato nel 2018, che sembra un’eternità fa dato tutto quello che è successo negli ultimi mesi. C’era la sensazione che il sequel sarebbe diventato stantio se avessero aspettato ancora molto tempo a rilasciarlo. Anche con diversi vaccini promettenti arrivati con successo all’ultima fase di sperimentazione sull’uomo, non c’è alcuna garanzia che il mondo tornerà a una sorta di normalità nel giro di pochi mesi.

La Warner Bros. si è trovata a valutare opzioni che sarebbero state impensabili quando lo studio ha dato il via libera al primo ciak di Wonder Woman 1984. E così, i vertici della Warner Bros., dopo incessanti discussioni, hanno preso una decisione sulla loro strategia di rilascio: una combinazione tra sala e streaming. Il 25 dicembre il film uscirà contemporaneamente nei cinema, laddove questi siano aperti, e sulla piattaforma streaming HBO Max, di proprietà della Warner.

Sebbene con questa decisione la Warner sia cosciente che finirà per perdere diversi soldi – il budget del film si aggira sui $200 milioni – la scelta di appoggiarsi a HBO Max è anche un modo per dare ulteriore slancio a una piattaforma che, almeno nei suoi primi mesi di vita, ha stentato a decollare. Si pensa così che con un titolo forte come Wonder Woman 1984 ci sia una crescita consistente di nuovi abbonati. L’intenzione di WarnerMedia è quella di arrivare a concorrere in breve tempo con Netflix.

Voci di corridoio dicono che dietro la decisione della Warner ci sia anche una sorta di invidia che i dirigenti hanno avuto nei confronti della Disney, che con il musical Hamilton hanno deciso di saltare la sala (la sua uscita era prevista per i primi mesi del 2021) e collocare il titolo su Disney+ nell’estate del 2020. Hamilton è diventato così il titolo più visto in assoluto in streaming del 2020.

Gal Gadot e Patty Jenkins
Gal Gadot e Patty Jenkins

HBO Max è più costoso dei suoi concorrenti: costa $15 al mese rispetto all’abbonamento mensile di $7 di Disney+ e ai $9 del piano base di Netflix. Alla fine di settembre, secondo quanto riferito, HBO Max aveva circa 9 milioni di abbonati. Il problema più grande del servizio streaming “in erba”, è che il 70% dei clienti HBO ha accesso a HBO Max senza costi aggiuntivi ma non si è ancora registrato per utilizzarlo.

WarnerMedia non ha nascosto che la società sta spostando maggiormente la sua attenzione sullo streaming e il lancio di Wonder Woman 1984 attirerà sicuramente legioni di fedelissimi dei fumetti su HBO Max. In casa Warner devono però considerare quanti saranno coloro che annulleranno l’abbonamento dopo il periodo di prova gratuito di sette giorni. La società, comunque, riconosce ancora l’importanza dei cinema, specialmente per i franchise di successo che si affidano agli incassi al botteghino globali per ottenere un profitto.

E’ ovvio che gli esercenti cinematografici non siano completamente d’accordo con la politica adottata dalla Warner per il rilascio day and date di Wonder Woman 1984. Qualche giorno fa, il CEO di AMC – una delle più importanti catene di multisala statunitensi – ha detto di non vedere di buon occhio questa mossa da parte della Warner, molto simile a quella fatta dalla Universal qualche mese fa con il sequel di Trolls.

Non è chiaro quanti cinema statunitensi saranno aperti quando Wonder Woman 1984 uscirà a fine dicembre. Circa la metà delle sale del paese sono chiuse. Facendo una comparazione, il 70% dei cinema era tornato in attività quando Tenet è stato rilasciato a settembre. Regal, la seconda più grande catena di cinema americani, ha scelto di rimanere chiusa e in precedenza ha dichiarato che non riaprirà le location solo per un film. Avrebbe bisogno di una serie di nuovi ed entusiasmanti titoli per rendere la riapertura una proposta finanziariamente fattibile.

Gal Gadot
Gal Gadot

In Europa e in Cina, invece, dove HBO Max non è disponibile, Wonder Woman 1984 uscirà nelle sale una settimana prima, il 16 dicembre, nel tentativo di prevenire la pirateria. Anche qui, però, la situazione è particolarmente incerta. In Italia, mentre scriviamo, è ancora in vigore il dpcm che ha imposto il divieto di apertura dei cinema fino al 3 dicembre. Cosa succederà dopo non è ancora dato sapere.

Negli Stati Uniti, gli esercenti sono comunque grati che la Warner Bros. abbia fatto una scommessa coraggiosa nel lanciare Tenet nonostante il mondo fosse in mezzo a una tempesta chiamata covid-19. Ma l’arrivo nelle sale di Wonder Woman 1984 il giorno di Natale è visto da loro come un lancio una tantum piuttosto che l’inizio di una strategia che riporti nelle sale titoli forti.

Gli operatori teatrali sono stati confortati dal fatto che Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, si sia preso un impegno ben preciso nei confronti degli esercenti: “Crediamo nelle sale perché centinaia di milioni di fan in tutto il mondo apprezzano ancora il recarsi al cinema“, ha detto qualche giorno fa. Quei centinaia di milioni di fan potrebbero voler vedere Wonder Woman 1984 nel cinema della loro città, ma dato il difficile periodo che stiamo vivendo potrebbero dover accontentarsi di guardarlo nel loro salotto di casa.

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