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Lo spogliarello di Ieri, oggi e domani

Cinema

Lo spogliarello di Sophia Loren in “Ieri, oggi e domani”

Lo spogliarello di Sophia Loren in “Ieri, oggi e domani” per la regia di Vittorio De Sica e sceneggiato da Cesare Zavattini

Lo spogliarello di Ieri, oggi e domani
Tempo di lettura: 2 minuti

Una volta, il cinema italiano, era amatissimo in America. Nel 1964 Fellini vinse l’oscar per 8 e ½ , l’anno dopo, Vittorio de Sica lo vinse per Ieri, oggi e domani. È un film ad episodi che culmina con l’episodio “Mara”. Sophia Loren e Marcello Mastroianni erano la coppia d’oro del cinema italiano dell’epoca: la stessa Loren, nel 1960, aveva vinto l’Oscar (De Sica ne aveva già vinti due).

Sohpia Loren

L’episodio di Mara, scritto da Cesare Zavattini, è il segmento finale del film. La Loren è una prostituta e Mastroianni il suo cliente. La scena dello spogliarello inizia con una festa all’aperto, su Piazza Navona poi i due entrano nella piccola stanza da letto di Mara. I due sono euforici, tanto che Mastroianni ha la Loren sulle spalle e la “butta” letteralmente sul letto. Lei si alza e si scioglie i capelli vicino allo specchio. Mastroianni torna in scena e le chiede di mettere una canzone, poi sale sul letto e si siede, con le ginocchia contro il petto. Tutta questa parte è gestita con un’unica inquadratura, poi la macchina da presa stacca sulla Loren che mette effettivamente un disco mentre guarda maliziosamente Mastroianni. In quel momento comincia lo spogliarello: la Loren si sposta verso la base del letto, muovendosi sinuosamente mentre la macchina da presa si sposta all’indietro inquadrando tutta la stanza “appollaiandosi” più o meno al livello del letto e osservando la scena. La Loren si spoglia e Mastroianni la osserva, con la mdp che si muove pochissimo con solo qualche stacco sui primi piani.

Nonostante il tempo passato, la scena è ancora modernissima

L’atmosfera che riesce a creare De Sica è davvero intima e naturalmente i due attori si intendono alla perfezione. Nonostante il rapporto sia ufficialmente quello della prostituta con il suo cliente, i due sembrano più innamorati appassionati (sarebbe interessante indagare quanto abbia contribuito questa famossissima scena del 1964 a creare il “mito” della prostituta come amante/innamorata -tanto negli Stati Uniti che in Italia- e quanto abbia influito sulla creazione di Pretty woman) visti i baci che si scambiano e i sorrisi della Loren. 

Non c’è nessun elemento nella scena che faccia supporre che Mara sia una professionista: non c’è fretta, non c’è freddezza. Tutt’altro: c’è una grande complicità tra i due personaggi.

Ma quello che lascia strabiliati di questa scena, è la modernità del cinema italiano del tempo. I caratteri dei personaggi e le loro relazioni sono ovviamente una derivazione diretta della sceneggiatura di Zavattini che ne descrive la complicità e il rapporto d’amore. Mentre l’atmosfera e, soprattutto, i movimenti di macchina sono farina del sacco di De Sica che a fatica tiene ferma la macchina da presa facendole fare acrobazie impossibili e impensabili, muovendosi fluidamente attraverso la piccola stanza accompagnando i personaggi (soprattutto la Loren) nei loro movimenti. Nonostante il tempo passato, la scena è ancora modernissima, i movimenti di macchina attualissimi e tutta la scena funziona ancora benissimo: oggi come allora.

Tra pochi giorni ricorre l’anniversario della morte di Cesare Zavattini: il 13 ottobre. Una curiosità: Zavattini e la Loren condividevano la data di compleanno, essendo nati entrambi il 20 settembre.

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