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La quinta stagione di Peaky Blinders tra riscatto personale e le ombre della storia

La quinta stagione di Peaky Blinders è uno dei capitoli più dark della serie, dove le ombre della storia e del risentimento rischiano di distruggere l’equilibrio della famiglia Shelby.

Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo due lunghissimi anni d’attesa, dopo un continuo crescere e crescere di aspettative (non deluse), è approdata su Netflix il 4 ottobre la quinta stagione di Peaky Blinders. Steven Knight ci offre nuovamente lo spaccato di vita della famiglia Shelby, gang criminale inglese, nata e cresciuta a ritmo esponenziale per ferocia e potere nell’Inghilterra a cavallo, stavolta, tra anni ’20 e ’30.

Il sangue, la fuliggine dei bui vicoli di Small Heath, Birmingham, si uniscono a vedute londinesi del Parlamento, luogo altrettanto buio per la mancanza di scrupoli degli individui che vi si trovano. Ma troviamo anche i pascoli nebbiosi della Scozia, il richiamo alla lontana America, alle prese con una delle più grandi crisi mai affrontate, ovvero il crollo della Borsa del 1929. E poi, in lontananza, l’ombra più nera di tutte, quella dei totalitarismi, che in questa stagione di Peaky Blinders parlano italiano, prendendo pericolosamente piede in un’Inghilterra dove la casta di ricchi si trova sempre più messa in disparte.

Questo è l’inquietante scenario dove si muovono i personaggi conosciuti, che raggiungono in questa nuova stagione un nuovo apice di capacità recitativa, mostrando non solo il mostro dentro di loro ma anche i demoni, le loro paure. La perdita di un’ingente somma di denaro, dovuta alla presa di posizione di Michael (Finn Cole) durante il crollo della Borsa di Wall Street, porta Thomas (Cillian Murphy) a dover tornare alle origini della sua ascesa, scendendo a compromessi con la sua nuova figura di uomo politico e accettare incarichi illeciti, omicidi e traffici di droga, alla disperata ricerca di denaro.

Peaky Blinders

Non dormo ma quando lo faccio nei miei sogni mi rubano la corona“, è questa la frase che Tommy ripete costantemente in tutti e 6 gli episodi di questa quinta stagione di Peaky Blinders. Tormentato, paranoico, ancora in lutto per la morte del vero amore della sua vita, Tommy deve gestire un’immane quantità di responsabilità, a cui si somma la nuova e inaspettata volontà di fare qualcosa di buono, ovvero cercare di destabilizzare il fascista Oswald Mosley (Sam Claflin). Tutto diventa buio nella mente del capofamiglia, e combattere contro questo buco nero che ha nel petto diventa ogni giorni più difficile.

Arthur (Paul Anderson), in continua lotta con la sua natura brutale e la volontà di essere un uomo migliore, si trova alle prese con una crisi matrimoniale irrecuperabile, che sfocia in atti di terribile violenza. E poi troviamo Michael, membro della nuova generazione degli Shelby, che cerca al contempo il perdono della famiglia e lo spazio vitale per poter affermarsi, dimostrando un’ambizione mai vista. Tutto trema, in questa nuova stagione di Peaky Blinders, incluso il preziosissimo equilibrio familiare.

Cillian Murphy

Ma anche il mondo sta tremando, perdendo ogni certezza. In un mondo dove le vecchie generazioni di signori vacillano, dove anche i gangster vengono considerati come un capitolo da archiviare, il pericolo prende i contorni di ideologie estreme, assumendo le fattezze di quei grandi regimi totalitari che prenderanno piede negli anni ’30 del Novecento. Grande cattivo della stagione 5 è per l’appunto Oswald Mosley, personaggio storico realmente esistito che fondò in Gran Bretagna l’Unione Nazionale dei Fascisti. Claflin è stato in grado di interpretare uno dei villain meglio riusciti dello show BBC, dall’espressione immutabile, dura, capace di ogni atto pur di ottenere il potere. Oswald è il male assoluto e Tommy vede in lui tutto ciò per cui vale la pena lottare. Ma che sia proprio lui l’uomo che potrebbe batterlo?

La quinta stagione di Peaky Blinders è senz’altro per ambientazione storica, caratterizzazione del personaggio e fotografia una delle più oscure mai viste finora. Il nero è il colore dominante: il fumo, la fuliggine, le ambientazioni notturne, le divise dei Billy Boys, la divisa di Mosley mano a mano che il suo progetto fascista si delinea. Questo tono oscuro si ritrova anche nelle dinamiche familiari, dove il comune denominatore è il risentimento. Riuscirà la famiglia Shelby a sopravvivere al cambio di decade? Non possiamo far altro che aspettare la sesta e settima stagione di Peaky Blinders, che sono già state annunciate da Knight in persona.

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