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Inter vs Juventus

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La Juve si aggiudica il derby d’Italia, il Napoli fatica e le genovesi tracollano

Sarri batte Conte e vola in testa, il Napoli viene bloccato a Torino, il terribile inizio delle genovesi. Ecco i cinque punti della settima giornata di Serie A.

immagine tratta da Calcio e Finanza
Tempo di lettura: 3 minuti

L’addio di patron Squinzi, vero uomo di sport

Mercoledì ci ha lasciato il Presidente del Sassuolo calcio Giorgio Squinzi che è deceduto dopo una lunga malattia. È vero non si tratta di calcio giocato ma quello che ha fatto Squinzi nello sport va oltre l’ultima giornata di Serie A. Il proprietario della Mapei (azienda produttrice di materiali edilizi e industriali) aveva un grande passione per lo sport e specialmente per il ciclismo ed il calcio dove era stato l’artefice del miracolo Sassuolo, portato in pochi anni dalla C2 all’Europa League. Un uomo semplice che riteneva lo sport una scuola di vita.

Giorgio Squinzi

La Juve di Sarri vince grazie alla panchina

Domenica sera è andato in scena il derby d’Italia, la partita più attesa di questo inizio di stagione. Come avevamo detto in precedenza e come affermato dagli stessi protagonisti, la partita non poteva essere decisiva per il campionato ma poteva aiutarci a comprendere lo stato delle due squadre. Ebbene, il 2-1 in favore dei bianconeri ha sancito la superiorità (ancora una volta) di quest’ultimi e sopratutto che il calcio di Sarri è stato finalmente recepito dai suoi giocatori.

La partita della Juventus è stata sontuosa e la differenza nel finale l’ha fatta il solito Higuain (decisivo anche nel 2018), subentrato nel secondo tempo. Basta questo dato ad analizzare la vera differenza tra le due squadre al momento; ovvero la qualità delle seconde linee. Se Maurizio Sarri ha potuto sostituire Bernardeschi col match-winner Higuain, Conte, con l’uscita forzata di Sensi, ha perso tutte le geometrie e la qualità che Vecino non è riuscito garantire. La sensazione è che i nerazzurri si sono avvicinati ai campioni d’Italia ma ancora non abbastanza per poter essere al livello dei rivali. Riuscirà Conte a colmare quel gap?

Napoli già in difficoltà?

Settimana da dimenticare per il Napoli che viene fermata sullo 0-0 sia dal Genk (in Europa League) che dal Torino. Fa molta, troppa fatica ad ingranare il Napoli di Ancelotti. A preoccupare è il gioco: scialbo, noioso e lontano da quello ammirato fino a poco tempo fa. La situazione non è grave ma la Juventus dell’ex Sarri è a 6 punti di distanza e l’Inter a 5. La pausa per le nazionali può servire per ricaricarsi e per ottenere più punti possibili nelle prossime tre partite (Hellas Verona, Salisburgo e Spal) per ripartire dopo questo periodo storto.

Torino vs Napoli settima di Serie A

Hellas Verona che sorpresa!

Sono i veronesi senza dubbio la vera sorpresa di questa parte del campionato. Se per Cagliari e Fiorentina le aspettative era comunque buone dopo gli ottimi acquisti del mercato estivo, per i gialloblù era difficile prevedere una tale partenza. Nove punti nelle prime sette partite e decimo posto in classifica, davanti a Milan e Sassuolo. Non è solo la posizione in classifica a stupire di questa squadra ma l’organizzazione e il modo di aggredire la partita tipico del proprio allenatore, Ivan Juric. Il croato è arrivato in estate a Verona dopo la promozione ed ha subito trasmesso ai suoi calciatori la propria mentalità.

Le due sconfitte sono arrivate solo con Milan e Juventus, in maniera immeritata e dopo aver messo in netta difficoltà giocatori di ben altro spessore. Un’ altra nota lieta sono i giovani lanciati da Juric (da sempre un tecnico senza il timore della carta d’identità), specialmente il difensore Kumbulla (a segno contro la Sampdoria) e l’attaccante Salcedo, rispettivamente classe 2000 e 2001.

Inizio thriller per le genovesi

Se guardiamo la classifica dopo i risultati della settima giornata possiamo notare che gli ultimi due posti sono occupati da entrambe le genovesi; con la Sampdoria che ha collezionato una sola vittoria contro le sei sconfitte. I doriani, sono stati i primi in Italia quest’anno ad esonerare il proprio allenatore, Eusebio Di Francesco, proprio dopo la sconfitta di sabato contro il Verona. Nemmeno Andreazzoli può vivere sogni tranquilli vista la forma attuale (1 punto nelle ultime cinque partite) e visto il curriculum del proprio presidente, Enrico Preziosi, famoso per i suoi numerosi esoneri in carriera. Anche nel 2013/14 le due genovesi avevano inizia nello stesso modo, salvo poi riprendersi e salvarsi a fine anno. La sosta sarà “preziosa” per cambiare e per ripartire con una marcia diversa.

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