La fine di un pezzo di storia del cinema. Jean-Luc Godard, l’icona della Nouvelle Vague, ha ammesso che è giunto al termine della sua gloriosa carriera da regista. Durante una conversazione di 85 minuti con il Virtual International Film Festival di Kerala, Godard conferma il suo piano di ritirarsi dalla regia dopo i suoi prossimi due progetti. Il regista ha attualmente due sceneggiature in fase di sviluppo, una che verrà realizzata con il canale di servizio pubblico europeo Arte e l’altra intitolata Funny Wars.
“La mia vita cinematografica è giunta al termine“, ha affermato il novantenne Godard. “Dopo, dirò, ‘Au revoir, cinema.‘”
Godard verrà per sempre associato alla Nouvelle Vague, un movimento di cui è stato pioniere con il debutto alla regia nel 1960 con Fino all’ultimo respiro. Godard ha realizzato anche documentari (corti e lunghi) e cortometraggi di finzione per quasi mezzo decennio, iniziando con Opération béton nel 1955 e Charlotte et son Jules del 1958.
Jean-Luc Godard è rimasto un regista attivo nel cinema per ben 66 anni. Il suo ultimo lavoro, Le livre d’image, è datato 2018. Presentato a Cannes, il film vinse una Palma d’Oro speciale assegnata per l’occasione dalla giuria. Anche il precedente lavoro di Godard, il saggio in 3D Addio al linguaggio, ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2014 ed è stato nominato Miglior Film ai National Society of Film Critics Awards 2014.
La scorsa primavera, durante il culmine della pandemia di covid, Godard è apparso in una memorabile masterclass virtuale con Lionel Baier, capo del dipartimento di cinema presso l’ECAL University of Art and Design di Losanna. Il regista francese ha dato delle anticipazioni sui nuovi progetti e ha ammesso che la pandemia avrebbe avuto un’influenza indiretta sul suo nuovo lavoro.
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“Avrà un’influenza sulle cose a cui sto lavorando, ma non direttamente“, ha detto Godard. “Con tutto ciò che ne deriva, il virus è una forma di comunicazione. Non significa che moriremo per questo, ma potremmo anche non conviverci molto bene.“