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Locandina di Venezia 76

Venezia 76

I 5 film (più uno) da non perdere a Venezia 76

I nostri consigli sui film imperdibili della mostra di Venezia

Locandina di Venezia 76
Tempo di lettura: 3 minuti

“La settantaseiesima mostra internazionale d’arte cinematografica presenta…”, questo è l’inizio dell’annuncio che accompagnerà, tra pochissimi giorni, tutti i film presentati a quello che per tutti è il “festival di Venezia”. Se tra Concorso, fuori concorso e sezioni collaterali varie può essere difficile districarsi e capire cosa è interessante o meno ci sono film che sicuramente sono molto attesi a Venezia 76 e che con ogni probabilità finiranno tra le cinquine degli Oscar. E se potete scommettere che ci sarà folla davanti alle sale per vedere “Ad Astra” con Brad Pitt e “The Laundromat” con Meryl Streep ci sono anche (tanti) altri film che sicuramente sono attesissimi.

Abbiamo scelto cinque film (più uno) da non perdere di cui sentirete sicuramente parlare e che secondo noi sono da inserire tra gli imperdibili.

Joker – in concorso

Se ne parla già da mesi, in realtà, da quando uscì il trailer. Perché “Joker” è un film chiaramente d’autore che però racconta l’origine del personaggio, celeberrimo antagonista di Batman. È quindi un film ambientato nel mondo dei supereroi, un “cinecomic”, come va di moda adesso. Ma è anche quanto di più lontano da un fragoroso film Marvel si possa immaginare. Todd Phillips (già regista della trilogia “Una notte da leoni”) prova a sperimentare, raccontando come un uomo comune è diventato il perfido ‘Joker’.

J’accuse – in concorso

Ne sentirete parlare principalmente per la solita – sterile – polemica: Roman Polanski è un ricercato ed ha stuprato una ragazzina. A noi le polemiche giudiziarie non interessano: a noi interessa l’opera d’arte. E di questa, statene certi, vi parleremo. Naturalmente, un film di Roman Polanski è interessante per sua natura e in più, questo è un film sul caso Dreyfus: uno di quei casi della storia di cui non si sentirà mai parlare abbastanza.

Una scena di "J'accuse" di Roman Polanski
Una scena di “J’accuse” di Roman Polanski

Ema – in concorso

Ci sono molti motivi per inserire questo film nella cinquina di quelli da non perdere. Prima di tutto è un film di Pablo Larrain, uno che si è segnalato più volte come un regista di talento, senza però ottenere premi eclatanti. Secondo: è un film cileno, una nazione da cui solitamente arrivano pochi film e terzo, nelle intenzioni del regista, è “Una meditazione sul corpo umano, sulla danza e sulla maternità.” Se poi aggiungiamo che la presidente della giuria che dovrà assegnare il leone d’oro è argentina e che capita con una certa frequenza che il premio più importante venga assegnato ad un film della stessa area geografica del presidente, ecco che Ema è un film da non perdere assolutamente.

Tutto il mio folle amore – fuori concorso

Se c’è un film italiano presente a questa edizione della mostra veneziana che ha un mercato un po’ più ampio di quello nazionale è sicuramente questo film diretto da Gabriele Salvatores. In più, è tratto dal libro di successo “Se ti abbraccio non aver paura”. Se vogliamo andare un po’ al di là dei nomi possiamo notare come la trama del film coinvolga un ragazzino e Salvatores ha già dato prova di saper dirigere questo tipo di film (lo splendido “Io non ho paura” su tutti), ma si tratta anche di un film sulla fuga, e su questo tema il regista italiano ha vinto addirittura un Oscar.

Adults in the room – fuori concorso

Basta il fatto che sia diretto da Costa-Gavras per fare entrare questo film nella cinquina degli imperdibili? Sì. In più è un film di strettissima attualità: sull’austerità imposta alla Grecia. Uno di quei film a cui non si può dire di no.

Una scena di "Adults in the room" di Costa-Gavras
Una scena di “Adults in the room” di Costa-Gavras

Chiara Ferragni – Unposted – sconfini

Ha già fatto molto rumore l’inclusione di questo documentario nella selezione della mostra veneziana (per quanto in una sezione piuttosto defilata). Sicuramente, è destinato a farne altro, perché Chiara Ferragni è un personaggio tanto amato (dai suoi diversi milioni di follower) quanto odiato (da chi non capisce il perché del suo successo). Forse non sarà imperdibile come opera d’arte, ma di certo potrà aiutare a capire l’universo “Ferragni” che è studiato in tutto il mondo.

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