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Ingmar Bergman

Cinema

I 21 film di Ingmar Bergman da vedere su Amazon Prime Video

Su Amazon Prime Video sono disponibili ben 21 film tra i migliori diretti dal regista svedese Ingmar Bergman.

Tempo di lettura: 7 minuti

“Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza”. Parole e pensieri di Ingmar Bergman, il prolifico cineasta nato a Uppsala (Svezia) poco più di cento anni fa e che con il suo cinema ha saputo sottolineare come nessun altro prima – e forse anche dopo, a essere sinceri – le crisi esistenziali a cui l’uomo va continuamente incontro.

Ingamar Bergman è stato un autore prolifico girando la bellezza di 40 film in appena 35 anni di carriera. Alcune delle sue pellicole ospitano momenti di vita vissuti dallo stesso Bergman – citiamone uno, forse il più autobiografico di tutti: Fanny e Alexander – dove l’amore, la morte, la solitudine e la ricerca di se stessi vengono inquadrati dalla sua telecamera con fare nichilista.

Chi desidera (ri)scoprire questo grande autore che, a suo modo, ha segnato un bel pezzo di storia del cinema del Novecento, ha l’occasione di farlo grazie a 21 titoli della sua filmografia disponibili su Amazon Prime Video.

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Prime Video

COME IN UNO SPECCHIO (1961)

David trascorre le vacanze estive in un’isola del Baltico. Con lui il figlio Minus, la figlia Karin – appena dimessa da una clinica psichiatrica – e il marito di lei. Ognuno è per gli altri una sorta di specchio in grado di riflettere le angosce e le difficoltà che la faglia incontra nel comunicare.

DONNE IN ATTESA (1952)

Quattro cognate si trovano insieme nella villa di famiglia in campagna, in attesa dell’arrivo dei rispettivi mariti. L’occasione porta le quattro a scambiarsi confidenze e confessioni, vengono alla luce così tradimenti, incomprensioni e sprazzi di felicità. Nella villa con loro ci sono anche la sorelle minore di una delle quattro donne e il figlio della più anziana di loro. L’occasione porterà i due ad innamorarsi.

DOPO LA PROVA (1984)

Dopo la prova

Le prove di un allestimento del “Sogno” di Strindberg fanno da sfondo ai colloqui tra il regista Henrik e un’attrice della compagnia di nome Anna, figlia di un’attrice morta da tempo dopo essersi distrutta la vita con l’alcol. Il fantasma della donna pare essere tornato e – tramite i dialoghi dei due – sembra emergere dal passato con un complicato intrigo di passioni e pulsioni.945

UNA LEZIONE D’AMORE (1954)

Dopo 15 anni, la storia d’amore tra David e Marianne e giunta al termine. David ha avuto una relazione con una sua paziente e Marianne si è riavvicinata al suo vecchio amante nonché migliore amico di David.

FANNY E ALEXANDER (1982)

Ambientato all’inizio del novecento narra le vicende di una famiglia borghese dal puntodi vista dei due bambini: Fanny e Alexander. Il film più autobiografico di Ingamar Bergman.

IL POSTO DELLE FRAGOLE (1957)

L’anziano professor Isak Borg, un luminare della medicina, si reca a ritirare un ambito riconoscimento nell’Aula Magna dell’Università di Lund. Prima di intraprendere il viaggio fa un sogno premonitore che lo invita a riconsiderare tutta la sua vita. Nel lungo viaggio lo accompagna la nuora Marianne che è in crisi con il marito, un uomo gelido ed egoista. La sosta presso la casa natale di Borg è l’occasione per ripensare al passato e ritornare nel “posto delle fragole”.

IL RITO (1969)

Il rito

Tre attori, una coppia sposate e l’amate di lei, vengono arrestati per oscenità durante il loro spettacolo. Il giudice incaricato del processo fa ripetere la scena incriminata. L’epilogo sarà tragico.

IL SETTIMO SIGILLO (1957)

Il settimo sigillo

Film capolavoro di Ingmar Bergmann sul confronto con la morte. La morte appare ad un cavaliere al suo ritorno dalla battaglia e cerca di portarlo via. Il cavaliere sfida la morte ad una partita a scacchi.

IL SILENZIO (1963)

Il silenzio

Le sorelle Ester ed Anna sono in viaggio in treno di ritorno dalle vacanze estive. Con loro c’è anche un bambino, Johan, figlio di Anna. A causa di un malore di Ester debbono scendere alla prima stazione e cercare alloggio in un albergo in cui però il personale parla una lingua sconosciuta e sembra non essere in grado di comprenderne altre. Intanto Johan incontra un gruppo di nani che lo fanno partecipare ai loro giochi travestendolo anche da bambina. Mentre Ester cerca di riprendersi in hotel Anna va al cinema e si accorge che nessuno in città prova alcun interesse per ciò stanno facendo gli altri. Prima di poter ripartire tutti e tre i protagonisti verranno coinvolti in esperienze inattese.

IL VOLTO (1958)

Il volto

Un illusionista per vendetta si finge morto, così da potersi vendicare del medico e del poliziotto che l’hanno schernito e arrestato.

L’OCCHIO DEL DIAVOLO (1960)

L'occhio del diavolo

Un vecchio proverbio scandinavo recita: “L’onestà di una donna è un orzaiolo nell’occhio del diavolo” e infatti al diavolo è spuntato un dolorosissimo orzaiolo a causa della virtù e dell’onestà della giovane Britt-Marie, sorda ad ogni tentativo di seduzione maschile. Per guarire a Satana non resta che mandare sulla terra il famoso Don Giovanni così che seduca la ragazza.

LA FONTANA DELLA VERGINE (1960)

Nella barbarica epoca della Svezia Medievale, tre briganti violentano ed uccidono Karin, la giovane figlia di un proprietario terriero. I delinquenti scappando si rifugiano, a loro insaputa, proprio presso la casa della famiglia della vittima. Qui il padre Tore e la moglie, scoperta la verità, uccidono gli stupratori, facendosi giustizia da soli. Dopo che viene rinvenuto il cadavere della ragazza, nel punto in cui si trovava inizia a sgorgare una sorgente d’acqua.

LUCI D’INVERNO (1963)

Luci d'inverno

Tomas Ericsson è un pastore protestante che inseguito alla morte della moglie realizza non solo di aver perso la fede ma soprattutto che forse non l’ha mai avuta. Questa profonda crisi lo porterà a distaccarsi completamente dai suoi parrocchiani spingendo uno di essi fino al suicidio.

MONICA E IL DESIDERIO (1953)

Monika è stanca della vita che conduce in famiglia, dei continui litigi e della vita triste e monotona che conduce. Decide di scappare su un’isola con un suo coetaneo, ma la loro fuga dalla realtà sarà solo una breve illusione.

PERSONA (1966)

Alma, giovane infermiera, assiste elisabeth, un’attrice che da tempo ha scelto di non parlare. Lontane dalla clinica, le due donne si trasferiscono in una casa in riva al mare: qui la convivenza forzata incrina il rapporto di amicizia e poco a poco l’astio e le incomprensioni prendono il sopravvento, in un confronto dove l’una scoprirà di avere sempre più bisogno dell’altra.

SCENE DA UN MATRIMONIO (1973)

Johan e Marianne, spostati da dieci anni, hanno due figlie e – all’apparenza – una vita serena, felice e tranquilla. Da qualche anno però – anche se i due lo nascondono a se stessi – le cose non vanno bene. Johan ha, come amante, una studentessa molto più giovane di lui e quando Marianne lo scopre, la coppia apparentemente felice divorzia. I due si incontreranno nuovamente molti anni dopo, sposati con altre persone e – passando un weekend assieme in un cottage – scopriranno di amarsi ancora in modo molto più profondo e maturo.

SINFONIA D’AUTUNNO (1978)

Sinfonia d'autunno

La famosa pianista Charlotte Andergast, dopo aver tragicamente perso il marito, viene invitata a trascorrere le vacanze a casa della figlia Eva in un villaggio tra i fiordi della Norvegia. Le due donne non si vedono da 7 anni e ora ritrovarsi riporta alla luce vecchie discordie mai risolte…

SUSSURRI E GRIDA (1972)

Assistita da due sorelle e una governante, Agnese muore di cancro in una villa alla periferia di Stoccolma. Sinfonia in rosso maggiore di un Bergman in gran forma espressiva, all’altezza del modello cui s’ispira: il teatro intimo di August Strindberg. Memorabile riflessione sul dolore, la pietà, l’ambigua capacità di soffrire delle donne, il loro corpo.

SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE (1955)

Un maturo avvocato incontra un’attrice che fu sua amante e accetta il suo invito di passare con la giovane moglie il weekend in una villa di campagna. Carosello tragicomico di amori incrociati. La migliore commedia del regista, un capolavoro. Nelle cadenze frivole di un “invito al castello” con risvolti comici da pochade rivela un retrogusto amarissimo. Grande compagnia d’attori, eleganza suprema. Ingmar Bergman sostiene di essere negato all’umorismo, al registro leggero. Dopo Una lezione d’amore, questo film lo smentisce. Premiato a Cannes nel 1956.

UN MONDO DI MARIONIETTE (1980)

Peter Egermann, è un professionista affermato, è sposato con una bellissima donna e vive circondato dal benessere. Così – quando viene accusato dell’atroce delitto di una prostituta che è stata prima stuprata e poi strangolata – nessuno riesci a capacitarsi del gesto compiuto dall’uomo che lo porterà ad essere rinchiuso in un manicomio criminale.

UN’ESTATE D’AMORE (1951)

Marta riceve per posta il diario del suo ex fidanzato morto da tempo in un incidente d’auto. Rileggendo le parole scritte dall’amore della sua vita, la donna inizia un viaggio attraverso i ricordi che la riporterà sui luoghi in cui nacque la loro storia d’amore. Li Marta, circondata dalla bellezza del paesaggio, rivedrà la sua vita e scoprirà che per lei c’è ancora speranza per il futuro.

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