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Oscar Parasite

Cinema

Cosa significa l’Oscar a Parasite

Perché l’Oscar vinto da Parasite è davvero un Oscar storico: per la nazionalità, certo, ma soprattutto per la tematica del film

Tempo di lettura: 2 minuti

Gli Oscar vengono spesso presentati come “l’Academy che premia l’Academy”, ovvero coloro che realizzano film negli Stati Uniti, premiano coloro che realizzano film negli Stati Uniti. Quindi, al di là dei giochi di parole e della banalità: solitamente agli Oscar vincono film profondamente americani, dove per “americani” non si intende solo realizzati in America da persone americane, ma soprattutto con lo spirito americano o con tematiche americane. Sono spesso declinazioni del “sogno americano”: non importa chi tu sia o da dove tu venga, grazie alle tue capacità in America puoi ottenere qualsiasi risultato. In ogni caso, hanno una morale molto forte e decisa, dove la Giustizia riesce sempre in qualche modo a spuntarla. Perfino il film più contestato e discusso dell’anno, il Joker di Todd Phillips rispetta questa regola: Joker è senz’ombra di dubbio un assassino, ma è anche malato di mente e frustrato. I suoi folli gesti sono quindi mitigati e, sebbene le reazioni siano sproporzionate, lui appare comunque come un “giusto”: non è mai Joker a fare violenza per primo, ma la sua è sempre una risposta ad un atto violento nei suoi confronti. Tutti i film premiati nei 91 anni in cui l’Oscar esiste hanno questa morale. Perfino in una storia di droga e ambienti abbruttiti dal crimine come Moonlight aveva il più classico degli “happy ending”, per non parlare di 12 anni schiavo o The millionaire, per rimanere in tempi recenti.

Ma Parasite no. Parasite sovverte completamente questa regola: e questo sì che è un vero record. Per la prima volta l’Academy premia un film che non ha nulla a che vedere con lo spirito dell’America. Parasite è un film dove non ci sono “giusti”, non ci sono buoni o cattivi, non c’è nessun sogno: è quanto di più anti-americano si possa immaginare. Ci sarebbe da chiedersi se questa vittoria ha un qualche significato.

Parasite
Il cast di Parasite

Si potrebbe dire che l’Academy, dopo aver ammesso per anni di non saper più produrre il miglior regista (Cuarón, Iñárritu, Del Toro, Lee, Hazanavicius, sono tutti stranieri), sia sia arresa e abbia ammesso di non essere più in grado di produrre il miglior film in assoluto. Oppure si potrebbe dire che il sogno americano è finito, che non esiste più. Che non solo non c’è più possibilità dell’happy ending ma addirittura non c’è più la possibilità di cambiare classe sociale: se si nasce poveri si resta poveri. Si potrebbe arrivare addirittura a dire che nell’America governata da Trump (così nazionalista e chiusa verso gli stranieri) si sia voluto dare un segnale di forte provocazione premiando un film coreano.

La verità, com’è ovvio, non la sapremo mai. Forse sono tutte queste cose insieme, o forse non è nessuna di queste e l’Academy ha premiato Parasite solo perché la maggior parte dei membri sono rimasti a bocca aperta e hanno amato il film riconoscendogli le innegabili qualità (tecniche e artistiche). L’unica cosa certa, per il momento, è che l’Academy ha premiato il film meno americano possibile e, questa sì, è un avvenimento storico.

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