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Artifici letterari, layout scomposti e biblioteche digitali: la lettura al tempo del COVID-19

Tre romanzi di scrittura non convenzionale e un metodo di prestito digitale attraverso una piattaforma online denominata MLOL. Come continuare l’hobby della lettura durante la quarantena.

Tempo di lettura: 5 minuti

In tempi di quarantena domestica e distanziamento sociale, viviamo molto di più a casa e cerchiamo di finire quelle attività hobbistiche e spesso assurde lasciate interrotte per ragioni varie: quel libro di letteratura classica che ti eri ripromesso di leggere ma è sul comodino da mesi, imparare il giapponese, finire di scrivere quel libro che ti eri detto che prima o poi avresti pubblicato, comporre una canzone, studiare a memoria tutte le specie vegetali utili alla sopravvivenza perché “non si sa mai”, programmare viaggi in luoghi sperduti e bellissimi, oppure completare quel puzzle ritraente il quadro “La Dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci che, con tutto quel nero di sfondo, ti aveva quasi fatto impazzire.

Ho sempre pensato che la noia fosse un motore molto potente dell’immaginazione, perché spinge al limite le possibilità mentali pur d’interrompere quella inattività, quel momento di nulla che però vorresti denso di vita. Nel mio caso ho iniziato a leggere dei libri che normalmente non mi avrebbero mai attirato e ho pensato che magari qualcuno di voi ha voglia di sperimentare, mutare, stravolgere la lettura, occupazione proposta da secoli sempre nelle stesse modalità. Ma dove reperirli se su Internet non si trovano e le biblioteche sono chiuse? In questo piccolo contributo vorrei darvi delle idee di lettura non convenzionale per rinnovare il vostro modo di leggere o semplicemente farvi conoscere che il libro scritto può essere di varie forme e voglio darvi una piattaforma dove poter reperire molti libri in modo gratuito e senza spostarvi da casa.

Spesso quando parliamo di libri s’intende la carta stampata, rilegata, in cui vi sono delle parole che formano frasi di senso compiuto e quando immaginiamo una pagina di un romanzo è una serie di righe composte da parole più o meno lunghe che riempiono la maggior parte della pagina, ma è il solo modo di scrivere? Alcuni scrittori, probabilmente stanchi del formato standard, si sono sbizzarriti inventandosi nuovi formati e nuovi modi per raccontare le proprie storie. In alcuni casi sostanzialmente l’autore cerca di destrutturare l’impaginazione classica di un romanzo: l’idea è plasmare proprio la struttura della pagina per fini non solo estetici ma anche d’immersione all’interno del racconto. In altri l’autore s’impone regole grammaticali o artifici lessicali per comporre il proprio libro, come scrivendo solo in rima o evitando il verbo essere. La sperimentazione ha prodotto molti esemplari, sebbene potrebbero affaticare un lettore poco incline a cambiare le proprie abitudini di lettura.

Prima di iniziare la descrizione dei singoli titoli devo delineare due problematiche che non possono non essere evidenziate. La prima che ho notato è un forte problema di “dosaggio” della complessità che spesso hanno gli autori che intraprendono questo tipo di sperimentazioni: un conto è costruire un intreccio, una trama complessa e articolata, un racconto circolare; un altro è esprimere queste idee, già abbastanza complicate di per sé, in modo labirintico. Questo porta un allontanamento della maggior parte dei lettori e quelli che restano tendono a studiare il libro e quindi il passatempo diventa lo studio, non la lettura. Quello che è certo, è che questo modo di scrivere rinnova e può dare un tocco di novità nel mondo del libro o più in generale dell’intrattenimento che sta pian piano esaurendo le idee, riproponendo storie già sentite o semplicemente dimenticate. La seconda, più evidente, è il costo dei libri stessi, essendo una categoria non convenzionale, le tirature sono limitate rispetto a quelle di un libro convenzionale e più costose del normale. Se per la prima non possiamo agire direttamente per risolverla, la seconda può essere aggirata in vari modi e quello che vi consiglio sono i prestiti digitali delle biblioteche.

Biblioteca digitale

Questo servizio propone un prestito non fisico del libro, bensì attraverso formati elettronici visualizzabili su vari dispositivi elettronici. Molti penseranno ad un teorema purtroppo spesso verificato: è un servizio gratis, si ottiene libri senza pagare, è pubblico, dunque è di difficile accesso se non impossibile. Non è complicato ma bisogna avere un po’ di dimestichezza digitale, d’altronde stiamo parlando di prodotti digitali: è inevitabile che si richieda un po’ di conoscenza del PC. L’unica cosa che si deve realmente avere è, appunto, un PC, il resto viene spiegato nelle procedure di accesso e utilizzo. La piattaforma che utilizzo io, essendo iscritto ad alcune biblioteche fiorentine e torinesi, è la MediaLibraryOnline (MLOL), un sito dove poter gestire i tuoi prestiti e cercare i libri, i quotidiani e le riviste che più ti interessano. Per entrarvi bisogna avere delle credenziali rilasciate dalla biblioteca a cui sei iscritto, ma non sempre bisogna recarsi nella struttura, spesso basta una mail. In definitiva, non sono strumenti da “smanettoni” o utilizzabili da pochi eletti, è un sistema attivo in molte biblioteche nazionali e di facile accesso ma, soprattutto in questo periodo, sempre attivo nonostante la chiusura delle strutture bibliotecarie.

Tornando ai libri, vi propongo Illuminae, scritto a quattro mani da Amie Kaufman e Jay Kristoff del 2016 (anno edizione italiana). Questo libro si può definire un romanzo epistolare ma è una categoria molto riduttiva. La storia si ambienta in un fantomatico 2575 dove l’uomo si è disperso nell’universo e viaggia con astronavi interplanetarie e viene narrata attraverso una serie di file, documenti segretati, videoregistrazioni descritte da operatori e altre tipologie di documentazione tra cui immagini e disegni allegati in mail e “pensieri elettronici”. Il racconto per sua natura risulta essere decisamente non standard ed è impreziosito da un’impaginazione che vuole imitare la tipologia della documentazione da cui prende le informazioni. La trama, in brevissimo, s’intreccia su una coppia di adolescenti che per varie ragioni dopo una relazione si lasciano e si trovano a risentirsi per ragioni estreme. Non fatevi ingannare dalla semplicità, è una storia calibrata molto bene con le modalità di lettura proposte, quindi molto godibile. Ma la sperimentazione non si ferma qui, perché durante alcune scene si potrà trovare frasi di testo sparpagliate nella pagina per ricreare l’affetto di confusione di un dato evento, oppure il formato del testo si potrebbe ridurre o ingrandire per esprimere toni diversi ed aumentare l’immersione. Se vi affascina la fantascienza e gli archivi sarà perfetto.

Cover illuminae

La seconda proposta è un salto nell’immaginazione di un autore. È scritto in un alfabeto non semantico, in pratica senza significato, e illustrato splendidamente ma non si sa da dove inizi, se racconti una storia di senso compiuto. C’è chi dice che sia una fanta-enciclopedia, se sono solo immagini bellissime senza una reale connessione, sebbene molti si sono creati la propria e questo è il punto. Il libro è il Codex Seraphinianus, “scritto” ed illustrato dall’artista Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978. L’unica cosa che vi posso dire è di provare a dargli uno sguardo, magari non vi dirà niente, magari vi racconterà una storia che sarà unica e personale.

La terza proposta è Casa di Foglie di Mark Danielewski. Qui ci troviamo davanti ad un labirinto nel labirinto. Il problema della complessità si avverte e non puoi distrarti un attimo o lasciare la lettura per più di un giorno senza perderti, dover tornare indietro di molte pagine, accorgerti che non basta e ricominciarlo più volte. La trama è divisa tra più personaggi che interagiscono tra loro infittendo la trama. Come potete immaginare, già un libro “normale” sarebbe già molto intricato, aggiungeteci che molte parti si leggono rigirando il libro più volte e avete una combinazione perfetta di difficoltà affascinante. Non basta, si trovano note che rimandano ad altre citando illustri studiosi del tutto fantastici, saranno informazioni utili ai fini della trama? Tutto ciò per risolvere una trama densa e particolare. Questo è un libro impegnativo, ma molto attraente: o lo abbandonerete o vi trascinerà dentro, non credo esista una via di mezzo.

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